La psicoterapia è un percorso, la cui durata è variabile in base alla tipologia del disturbo, che ha come importante obiettivo quello di conoscersi e come scopo più alto quello di produrre un cambiamento.
Rispetto alla possibilità di conoscersi se è vero che tutti noi riteniamo di conoscerci, di essere consapevoli delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, di scegliere e decidere in base ai nostri gusti, desideri e bisogni, è anche vero che, in realtà, non tutti gli aspetti del nostro carattere e della nostra personalità sono per noi così chiari e consapevoli.
Ci sentiamo così in difficoltà perché non comprendiamo bene il perché di alcune nostre scelte, o perché ci mettiamo in situazioni che razionalmente vorremmo evitare sapendo bene quanti problemi ci creino nel quotidiano e ci hanno creato nel passato, ripetendoci ogni giorno che “da oggi sarà diverso, non ricadrò più nello stesso errore!” per poi ritrovarci puntualmente nelle stesse dinamiche e negli stessi schemi.
Il lavoro fatto nello studio di psicoterapia può spezzare questo circolo, agevolando una conoscenza più profonda di noi stessi, dei nostri schemi di funzionamento, sia cognitivi che comportamentali e delle nostre dinamiche relazionali. Rappresenta questo il presupposto per poter avviare il secondo obiettivo della psicoterapia, il cambiamento di tutti quegli elementi, diciamo disfunzionali, che non ci consentono di stare bene amplificando i vissuti negativi e le nostre sofferenze.
Esistono oggigiorno differenti tipi di psicoterapia che si diversificano a seconda della teoria di riferimento, della metodologia e degli strumenti utilizzati durante il lavoro psicoterapico. Possiamo affermare che, pur con differenze teoriche e metodologiche, tutti i tipi di psicoterapia puntano alla salute della persona, al miglioramento della sua qualità di vita attuale e ad un incremento del benessere soggettivo sulla base del perseguimento di obiettivi concordati tra psicoterapeuta e cliente.